La nuova tecnologia per evitare errori nella gestione del sangue per le strutture sanitarie. Non bastano i controlli verbali di identificazione del paziente, occorre un supporto che garantisca sicurezza a prova d’errore. Ogni anno in Italia si contano 3 milioni di trasfusioni recenti casi di errori nelle trasfusioni di sangue, ripropongono il problema sulla sicurezza di questa terapia medica, che corrisponde a un trapianto.
La compatibilità tra i gruppi sanguigni è quindi necessaria, ma la reazione avversa è sempre in agguato e per questo sia il medico sia l’infermiera devono restare al capezzale del malato nei primi dieci minuti della trasfusione per verificare il buon andamento della terapia.
L’acquisizione di nuove tecnologie all’interno delle strutture sanitarie è in continua crescita, i benefici che ne derivano sono stati dimostrati e documentati in letteratura. Tuttavia, insieme ai benefici si evidenziano alcune criticità. Per questo motivo, l’Istituto Superiore di Sanità ha sviluppato il progetto “Sicurezza e tecnologie sanitarie”, in cui una Unità Operativa è responsabile dello studio sull’impiego della tecnologia RFId come strumento di supporto alla sicurezza.

  • I progetti con tecnologia Rfid per la Sanità devono essere conformi a ISBT 128, che è lo standard globale per la terminologia, l’identificazione, la codifica e l’etichettatura dei prodotti medici di origine umana (inclusi sangue, cellule, tessuti, latte e prodotti organici).L’acronimo “ISBT” è originato dall’importante ruolo svolto dall’International Society of Blood Transfusion nello sviluppo dello standard stesso. Oggi è inteso come International Standard for Blood and Transplant (Standard internazionale per sangue e trapianti). Il numero 128 riflette i 128 caratteri del set di caratteri ASCII a 7 bit utilizzato dallo standard.

Il flusso di Monitoraggio racchiude tutte le fasi procedurali necessarie ed obbligatorie per la tracciabilità della sacche di sangue ed emoderivati.

  • L’utilizzo di una procedura informatizzata, diventa una garanzia per il responsabile della Frigo emoteca, sappiamo benissimo che le fasi procedurali oggi effettuate manualmente comunque non possono essere soppresse dalla tecnologia, ma è importante avere una gestione che permetta di ridurre se non eliminare errori, di registrare passo passo e automaticamente tutti i passi svolti e di segnalare eventuali allarmi per scadenze maturate o per errori nell’inserire o prelevare gli emoderivati dalla Frigo emoteca.
    Quindi una sorta di Frigo emoteca intelligente.
  • Con l’introduzione di questa nuova tecnologia RFID, abbiamo progettato dispositivi integrati di hardware e software in modo da coprire tutte le fasi di questo delicatissimo argomento riducendo cosi i rischi di errori e storicizzazione automatica degli eventi svolti.
  • Il progetto “EMOTAG” nasce come tecnologia di integrazione per le Frigo emoteche, quindi la tecnologia che abbiamo realizzato si inserisce fisicamente nelle Frigo emoteche già presenti nelle strutture sanitarie. Vogliamo inoltre far presente che i tag rfid non saranno applicati sugli emoderivati come si può trovare in alcuni progetti sviluppati da altre aziende, il tutto è parte integrate della Frigo emoteca, nessun emoderivato viene toccato con l’applicazione di qualsiasi sensore, questo per motivi di asettici, sia per non aggravare il lavoro del personale infermieristico per applicare e togliere i tag dalle sacche di sangue con una inevitabile riduzione dei costi.

Per motivi di riservatezza industriale non possiamo divulgare il progetto in rete, ma siamo in grado di poterlo presentare a strutture che desiderano maggiori informazioni.

BANCA DEL SANGUE fasi di gestione frigorifero con tecnologia RFID:

  •  Fase di Inserimento di emoderivato nella Frigo emoteca con ubicazione specifica di allocazione richiesta dal sistema.
  • Fase di prelievo di emoderivato dalla frigo emoteca con monitoraggio controllato ed indicato dal sistema per specifica ubicazione.
  • Fase Inventariale per la gestione delle giacenze e con evidenza di emoderivati da prelevare per la restituzione al Servizio di Medicina Trasfusionale (SMT) con scadenza maturata.
  • Fase dei registri di controllo per utilizzo di tutti i flussi di ingresso ed uscita con tutte le informazioni utili ed obbligatorie secondo le normative vigenti.